ragionamenti
Sulla situazione
Libica
Al parlamento e ai dirigenti del Popolo Italiano, alla Comunità Europea e ai dirigenti della Comunità Europea.
Invito a rendersi conto che questi sono i dati e questa è la sostanza.
Se c'è ne altra, si faccia avanti chi lo pensa e la esponga davanti a tutti.
La Libia ha un territorio di circa 6 volte più grande di quello italiano e una popolazione di poco più di 6 milioni di abitanti.
Ora, visto che :
Il 19 marzo 2011, dopo la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni, viene attivato un intervento militare internazionale, con lo scopo di tutelare la popolazione civile libica tramite l'applicazione di una Zona d'interdizione al volo.
l'intervento si concretizza nel bombardamento delle truppe governative, di infrastrutture civili e militari e nell'appoggio alle truppe antigovernative. All'intervento hanno preso parte gli Stati appartenenti alla NATO tra cui Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Italia e Canada, e alcuni paesi arabi: Qatar e Emirati Arabi Uniti.
Visto che oggi la Libia è divenuta ostaggio degli scontri fra le numerose milizie tribali, non è più uno Stato, non rappresenta, quindi più niente e nessuno, tanto che è diventato solo luogo di violenze inaudite.
Visto che le tribù rivali continuano ad ammazzarsi tra di loro e tutto quello che sta accadendo non evidenzia cambiamenti, mentre si continua a fare violenza ai presenti nel territorio libico.
Visto che la gente che è presente oggi in questi luoghi non sa cosa farsene di un territorio così immenso e così grande, tanto che continua a portare avanti solo l'occupazione di spararsi contro ?
Qualcuno può dire alla gente di questo pianeta perché tutti <<e dico tutti>> e quindi tutte le nazioni che con il loro atteggiamento, in un modo o in un altro continuano a dirottare migranti, immotivatamente, (oppure c'è una regia occulta che nessuno spiega) verso l'Italia e verso l'Europa, dove poi vengono lasciati in prevalenza in tendopoli fatte di baracche di cartone o in mezzo alle strade a chiedere l'elemosina in preda alla delinquenza, oppure vengono spinti nei campi per essere sfruttati come schiavi nelle piantagioni ?
Visto che l’Italia importa dall’Olanda migliaia di tonnellate di pomodori: belli e sani, a prezzi competitivi, coltivati in serre idroponiche iperproduttive, con acqua riciclata in continuazione, senza pesticidi, insetti contro insetti in lotta biologica. Qualcuno confronta mai questa immagine con quella dei poveracci vittime del caporalato che raccolgono pomodori a due euro l’ora?
Visto che i luoghi dove sono nati tutti questi migranti non hanno ne la struttura morale ne la struttura civile per permettere a queste persone si vivere decentemente, e visto che in Libia, ormai, non c'è più alcuna forma di autorità, mentre sarebbe, quindi, più che logico, oltre che necessario, ricostruire una Nazione basata sui diritti umani oggi vigenti, tutelata da tutti gli organi internazionali, per sottrarla alla violenza e alla distruzione e poterla finalmente abitare e magari anche con tutte le persone che scappano dalle loro patrie d'origine come topi, in una condizioni generale di incertezza dei diritti e dei doveri fondamentali.
Davanti a tutta questa realtà, invito a fare qualche buona e onesta riflessione come segue :
a ) - Non basterebbe ai libici nativi un sesto del territorio della Libia, che equivale in grandezza al territorio che ha a disposizione l'intero popolo italiano che per di più ha una popolazione dieci volte superiore ?
b ) - Metà del territorio israeliano è occupata dal deserto. L’acqua è stata portata in quest’ambito territoriale non adatto all’agricoltura e l’innovazione tecnologica applicata alla coltivazione ha reso fertili territori prima inutilizzabili.
Il Paese produce il 90% del proprio fabbisogno alimentare grazie a tecniche avanzate di microirrigazione, un metodo che ha consentito di somministrare lentamente l’acqua alle piante tramite una struttura fatta di valvole, condotti e gocciolatori. Un metodo di irrigazione a goccia che minimizza l’uso dell’acqua e ha portato a coltivare intere aree desertiche.
Concludo facendo la seguente proposta e invitando contemporaneamente il parlamento italiano a comunicarlo a tutte le istituzioni internazionali per realizzarla il prima possibile.
- Segue testo della proposta -
La comunità internazionale si prende l'incarico di formare una nuova nazione secondo i crismi della civiltà odierna per fare la prima sperimentazione globale di coabitazione su un territorio desertico e adibirlo nel modo migliore possibile a territorio coltivabile e produttivo, a città e infrastrutture moderne e a luogo di pace e di sperimentazione positiva e benefica.
settembre 2019
87070 Plataci (CS)
Stamati Domenico Basile